Qualche post fa ho criticato il sindaco di Biella per aver ampliato gli orari di apertura notturna dei locali.
Sono ben contento, ora, di fare il contrario e apprezzare la sua intenzione di garantire ai biellesi un diritto elementare: dormire la notte.
Gentile ha ascoltato i suoi cittadini, ha fatto alcune ispezioni e ne ha concluso che i locali nei palazzi dove le persone abitano, devono chiudere all'una se sono bar, alle due se sono discoteche. I locali isolati possono invece stare aperti più a lungo, sino alle due o alle quattro.
E' una decisione di buonsenso, qualità di cui non dispone chi a Torino definisce gli orari di apertura dei locali.
Non si chiede né il 'coprifuoco', né la chiusura dei locali alle 22, ma all'una e alle due e solo di quei locali negli edifici dove ci sono persone che hanno bisogno di dormire.
Perché il comune di Torino non accetta nemmeno di discuterne? La sinistra che lo governa deve davvero prendere lezioni di buonsenso da un sindaco di destra?
Proviamo a chiederlo all'assessore Mangone, martedì 25 maggio (ore 21, sala dell'Antico Macello di Po).
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