mercoledì 31 marzo 2010

Le priorità

Cavolo, prendere in mano una regione non dev'essere facile.

Dopo cinque anni che l'hanno governata 'gli altri', poi... tutto da rifare, tutto da rimettere a posto.

Per fortuna il presidente Cota ha chiarezza sulle priorità.

E così, a urne ancora calde, dichiara cosa farà al più presto: revocare il patrocinio al Gay Pride.

Giusto. Cancelliamo in fretta la frottola secondo cui la Lega ce l'ha su con gli extracomunitari.

martedì 23 marzo 2010

Al voto!

Profondamente ispirato dalle parole di chi non teme di  scendere nell'arena per far valere i suoi princìpi, suggerisco di votare chi vuole preservare la bellezza di Torino e il Piemonte iniziando a combatterne il degrado.
 
La scelta sembra facile: chi meglio della destra per imporre con severità e rigore comportamenti più rispettosi del bene comune?

Il pugnace candidato della Lega, parlando di lotta allo smog ha detto che non è bene abbassare i limiti di velocità - come propone il candidato Bresso - perché "nonostante sembri un paradosso, abbassare il limite può avere ripercussioni sulla sicurezza".

Non è un paradosso, è - con tutto il rispetto per l'illustre avvocato Cota - un'assurdità - come confermato dalla stessa società autostrade. Vabbè, in campagna elettorale uno qualche colpo lo perde.

Meditate sono invece le dichiarazioni di un importante esponente del partito della libertà, Michele Coppola che ha attaccato la nuova ZTL torinese, affermando che non è giusto che alcuni possano comprarsi il permesso a violarla. Dunque Coppola è tra coloro che vogliono limitare il più possibile l'accesso delle macchine private in città?

Non esattamente. A suo dire allargare la ZTL è stato un errore, le telecamere di controllo sulle vie riservate ai mezzi pubblici vanno spente alle 19, non alle 21 e, infine, in via XX settembre durante le ore serali va consentito il parcheggio in strada (cosa che avviene già regolarmente, afferma il Coppola Michele. Un po' come dire legalizziamo l'evasione, tanto la maggioranza degli italiani evade).

Non perdiamoci d'animo. Andiamo a vedere cosa è successo dove una gagliarda destra ha mandato a casa una smidollata sinistra: il comune di Biella.

Il sindaco Gentile non ha avuto dubbi: avanti con le riforme liberali, per il bene della città: "I bar della città potranno essere aperti sino alle 2 del mattino. Le discoteche sino alle 4".

Forza Mercedes!

lunedì 15 marzo 2010

sabato 6 marzo 2010

Non scrivete allo sceriffo

"Il problema più grave che emerge è quello di qualche ragazzino che fa casino di notte e allora si manda la petizione al sindaco, ma è davvero roba da nulla".

Parole di Sergio Chiamparino, a proposito del quartiere Spina 3, raccolte in Sceriffi democratici. La metamorfosi della sinistra, di Jacopo Tondelli, pubblicato nel 2009.

Il libro, oltre al sindaco di  Torino, interpella quelli di Padova, Genova, Firenze nonché l'ex presidente della provincia di Milano. Il tema di fondo è la questione sicurezza.
Gli intervistati dicono cose interessanti, ma si occupano di un solo aspetto della sicurezza, quello connesso all'immigrazione (o agli zingari, nel caso di Penati).

Alla criminalità organizzata non fanno cenno (eppure, come racconta tra i tanti il magistrato Gratteri in questo libro, sulle mafie al nord ce n'è da dire).

Non parlano nemmeno dell'inquinamento, che pure in Italia causa una ventina di morti al giorno.

Insomma, si fatica a trovare quell'approccio incentrato sulla lotta alle ingiustizie che dovrebbe contraddistinguere delle persone di sinistra.

Chiamparino confonde ancora di più le acque dichiarando che con la Lega Nord non ci sarebbero problemi - "sarebbero quasi alleati naturali" - se esistesse una "Lega senza Borghezio, cioè senza pulsioni xenofobe e populiste" (che è un po' come dire "mi piacerebbe tanto il mare, se fosse senz'acqua").

Comunque il sindaco di Torino rivendica con orgoglio - giusto, a mio parere - l'aver creduto molto nell'urbanistica come via per rendere la città più sicura e vivibile.

Però, indicando al giornalista il quartiere fuori dalla finestra del suo ufficio, dichiara: "Fino agli anni Novanta c'erano degrado e prostituzione dilaganti. Oggi è il luogo della movida".

Insomma, se c'è la movida, va tutto bene. Chi in mezzo alla movida ci vive probabilmente ha un parere diverso e, almeno in questo, forse si sente meglio rappresentato da uno scrittore, Giuseppe Culicchia, secondo cui la sniffata è la benzina della movida.

Degrado, criminalità, spaccio e uso di stupefacenti, disturbo della quiete pubblica, imbrattamento dei muri... sono un tutt'uno, vale a dire atteggiamenti sprezzanti delle regole di base del vivere comune.

Certo, nessuno è così stupido da equiparare uno scippo alla musica alta alle tre del mattino, ma l'amministrazione deve combattere entrambi.

Non c'è da farsi troppe illusioni, se lo stesso sindaco liquida le petizioni di chi non può dormire la notte come 'roba da nulla'. Ma non disperiamo.