martedì 23 novembre 2010

Attrazione turistica?

Un abitante di via Principe Amedeo ha un problema.

Sotto casa sua c'è un locale aperto a ogni ora della notte, frequentato da gente che un po' mangia panini, un po' urla. L'abitante scrive ai vigili, il 3 giugno e fa presente il problema.

I vigili rispondono il 17 novembre.

"Abbiamo effettuato controlli e non sono state rilevate situazioni irregolari".

Ma come? Una paninoteca aperta tutta la notte è regolare?

Certo: c'è la deroga. Una delibera del 23 febbraio 2010 consente alle attività commerciali del centro di "determinare liberamente gli orari di apertura e di chiusura".

E qual è 'sta delibera?

"Riconoscimento degli ambiti territoriali cittadini a rilevante economia turistica e degli archi temporali di maggiore afflusso turistico ai fini della determinazione degli orari degli esercizi commerciali"

"Economia turistica"? Una panozzoteca avrebbe valore turistico?

Le foto in questo post sono prese nell'isolato in cui si trova il locale in questione: a chi legge il giudizio sul 'valore turistico' di questo angolo di Torino.

domenica 14 novembre 2010

Rispettando San Salvario

San Salvario ha una vocazione 'sperimentale'.Qui ha visto la luce le jardin experimental, un primo giardino botanico, e d'altra parte il quartiere è stato sino a fine Ottocento l'orto della città.

San Salvario è dove, in tempi più recenti, i media hanno sperimentato le campagne contro l'extracomunitario. A leggere i quotidiani sembrava che da un momento all'altro dovesse scoppiare la terza guerra mondiale.

Invece San Salvario oggi è la sperimentazione riuscita di convivenza tra persone con storie diverse, radici diverse, anche religioni diverse: qui si trovano sinagoga, tempio valdese, moschea...

Ma a San Salvario è arrivata anche la cosiddetta movida che secondo molti è sinomino di 'animazione positiva', ma in realtà è uno dei dei fenomeni più reazionari che si possano immaginare.

Alla movida interessa solo la disponibilità di alcool a basso prezzo a qualsiasi ora della notte. Della storia del luogo dove questa distribuzione avviene, della sua bellezza architettonica, della sua vitalità sociale, al movidaro non importa.

Il museo della frutta di via Pietro Giuria
Meno che mai interessa il rispetto di chi ci vive.

Per cambiare questa situazione è nata Ri.Sa, Rispettando San Salvario.

Nel comunicato di nascita, Ri.Sa  spiega che i suoi intenti sono la salute e il sonno, il rispetto dei malati, degli anziani, degli studenti e dei lavoratori.

Ri.Sa vuol coinvolgere i cittadini nella vita del quartiere, migliorare le condizioni di vivibilità, combattere l'inquinamento acustico e ambientale.

Amare Torino darà spazio alle sue iniziative, chi volesse contattarla direttamente, può scrivere a risansalvario@gmail.com