sabato 19 marzo 2011

Il generale sotto assedio

Guglielmo Pepe, calabrese di Squillace, ancora sedicenne nel 1799 corse a difesa della repubblica partenopea, che però fu sconfitta dai borboni. Entrò nell'esercito di Napoleone, tornò ancora, nel 1820, a lottare in difesa di Napoli, partecipò alle prime battaglie del Risorgimento.

Finì i suoi giorni a Torino che, riconoscendo in lui la figura di patriota, difensore dell'Italia unita, il 3 maggio del 1858 lo immortalò intento a indicare ai suoi la via per liberare Venezia.

La scultura si trova in una delle più belle piazze di Torino, quella dedicata a Maria Teresa (da cui è tratta anche la foto della testata di Amare Torino).

Una piazza che qualunque città europa proibirebbe al transito o almeno alle soste della macchine.

Invece, sul ciottolato di piazza Maria Teresa sono disegnate delle belle strisce blu per il parcheggio, che però non bastano.

Le foto che vedete sono state scattate un venerdì sera qualunque, il numero di auto parcheggiate in tutta la piazza - e ben fuori dalle strisce blu - è enorme.

Sono in tanti che vogliono godere della notte in piazza Vittorio e dintorni, senza - non sia mai - pagare il parcheggio e men che mai prendere un mezzo pubblico

A conferma che il comune, quando dice di voler combattere il parcheggio selvaggio, fa chiacchiere a vuoto.   

7 commenti:

  1. Totale deregulation, caro mio. Chi deve rispettare le regole non le rispetta e chi deve far rispettare le regole non le fa rispettare. 150 anni buttati nel cesso...

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  2. Caro Adriano, hai ragione. Eppure la Torino tricolore di questi giorni è talmente bella che davvero viene da sperare si possa fare qualcosa di buono.

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  3. Ciao @Adriano, ciao @daniele. Ne parlava l'altro giorno @Fabrizio su Torino Daily Photo. Vi suggerisco di leggere il suo post, che forse avrete già visto:

    http://torinodailyphoto.blogspot.com/2011/03/theme-day-your-favourite-part-of-town.html

    E' bello vedere che su questo siamo tutti d'accordo. Quella piazza è straordinaria, tenerla così è buttarla via.

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  4. Grazie della segnalazione, Hassan! Questa foto è meravigliosa e dimostra cosa potrebbe essere Torino, se chi l'amministra avesse un po' di buon senso.

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  5. HBP ha provveduto a una segnalazione incrociata e lo ringrazio perché mi fa piacere non essere il solo amante di Torino nell'adorare Piazza Maria Teresa. A parziale difesa del Comune posso solo rammentare il proposito a suo tempo manifestato di costruire un parcheggio sotterraneo vietando, di conseguenza, transito e parcheggio in superficie. Si accese un infinito dibattito con i residenti che, con buona evidenza, son felici dell'attuale schifo... Il Comune dovette desistere.

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  6. Caro Fabrizio,
    grazie a Te, le foto del tuo blog sono semplicemente splendide. In quanto all'amore per piazza Maria Teresa dico solo che sul biglietto di partecipazioni alle nostre nozze mia moglie e io abbiamo messo proprio una foto di questa piazza ;)

    In quanto alla proposta del comune, fatico certamente a capire la posizione dei residenti (a meno che il progetto non prevedesse l'abbattimento di piante, il rovinare il ciottolato...) ma fatico anche a capire secondo quale strategia il comune alle volte ascolta i residenti, altre volte no.

    Mi riferisco ai residenti che abitano in piazza Vittorio e dintorni (o altre zone della movida) che chiedono inutilmente da tempo il rispetto di un minimo di regole che potrebbero consentire loro semplicemente di dormire la notte...

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  7. Non vi nascondo che, fra le diverse proposte, mi ero appassionato all'idea che si costruisse un nuovo ponte fra corso San Maurizio e corso Casale, in modo da pedonalizzare il ponte Vittorio Emanuele I e lo spazio antistante la Gran Madre, grazie a un sottopasso su corso Casale: forse, in quel contesto, si potrebbe decongestionare anche Borgo Nuovo e liberare dalle auto l'asse diagonale che collega piazza Bodoni con piazza Vittorio Veneto (Aiuola Balbo, Giardini Cavour, Via Giolitti, piazza Guglielmo Pepe, piazza Maria Teresa). Sui parcheggi sotterranei, tutela degli alberi a parte, io sono piuttosto aperto: a patto che non si realizzi un altro scempio come quello di piazzale Valdo Fusi. Poi verrà anche il giorno in cui faremo a meno delle auto e allora nei parcheggi sotterranei conserveremo mummie, moschetti e dinosauri. Intanto, il sogno di una immensa isola pedonale fra via Roma, corso Vittorio Emanuele II, il Po e via Po resta lì sotto la Luna.

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