lunedì 20 dicembre 2010

Scritte utili

La scritta è apparsa il 21 novembre, e subito sono partite le indagini. Il 24 la scritta era ancora lì, forse perché non si può toccare il corpo del reato.

Ammetto la colpa, sono stato fuori città e ho avuto poche possibilità di seguire l'evoluzione del giallo.

Il colpevole è un vandalo, certo. Ma chissà che questo citrullo non possa avere fatto del bene, in definitiva.

Non sul tema in oggetto della scritta, il nucleare, che forse è un po' difficile da affrontare a pennarellate sui monumenti.

Ma l'aver scritto sul Caval 'd Brons magari suscita una reazione che, ad esempio, quest'angolo tra via Gramsci e via Lagrange non ha determinato.

Finora, a Torino, il problema è stato un po' preso sottogamba. L'assessore competente sostiene che non c'è un'emergenza da affrontare, che il comune spende già 90.000 euro per pulire i muri (che sono un po' pochi, per una metropoli), che ci sono sgravi per i condomini che vogliono ripulire la facciata.

Alcuni dicono che in altre città la situazione sia peggiore. E' possibile, ammesso che misurarsi con  il peggio abbia senso. Però a Roma, che dai dementi che scrivono sui muri è devastata, a scrivere sul Marc'Aurelio di piazza Campidoglio, per quello che ne so, ancora non ci sono arrivati.

3 commenti:

  1. Caro Drakkar,
    non ho dubbi, e vivendo a Roma per la maggior parte del mio tempo, lo vedo... ci sono zone meravigliose della città sono ridotte non dico come perché non voglio usare parolacce sul blog. Vorrei tanto, però, che noi torinesi imparassimo la lezione e provassimo a contrastare il fenomeno, anziché consolandoci pensando a chi sta peggio.

    RispondiElimina
  2. Lo sapevamo tutti che prima o poi avrebbero devastato i monumenti. A Napoli, già da anni, hanno preso di mira l'immenso patrimonio artistico della città. Bisogna correre ai ripari.

    RispondiElimina