domenica 24 aprile 2011

Il senso delle priorità

Ancora non è sindaco, Piero Fassino, e già s'impegna concretamente in favore della città.

L'ex ministro, attaccatosi al telefono ha chiamato assessori in carica, il Toro, la Juve, organizzatori di concerti... perché? Per far sì che Vasco Rossi possa suonare a Torino, nella cornice dello stadio ex comunale oggi olimpico.

Non c'è che dire: il sindaco in pectore ha chiare le emergenze della città.

S'era già capito durante il dibattitto all'Avogadro del 18 aprile.

"Credo che una città davvero universitaria non possa non riflettere anche sui suoi orari - riporta ancora Repubblica - e la metropolitana non può chiudere a mezzanotte, perché a quell'ora gli studenti non sono a casa".

Borse di studio? Finanziamenti per laboratori e strutture dove svolgere lezioni? Convitti? 

Macchè! Per fortuna Fassino ha il senso delle priorità: allo studente, prima di ogni altra cosa, va assicurata la possibilità di stare in giro dopo la mezzanotte. Mica stiamo parlando di Cenerentola?

7 commenti:

  1. Davvero ha detto una cosa del genere (tra l'altro nella mia splendida ex scuola)? Senza parole...

    Cominciamo proprio bene... Comunque, panico, non so chi votare :-( Il mio sarà un voto al meno peggio, ma francamente ancora non ho capito chi sia il meno peggio fra i candidati, a me sembrano peggiori ex aequo :D

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  2. Caro Adriano,
    pare abbia proprio detto così: ho riportato un virgolettato pubblicato su La Repubblica del 19 aprile (purtroppo l'articolo, a firma di Sara Strippoli, l'ho trovato solo sul cartaceo, non online).

    Se ti consola, il panico del 'non so chi votare' è assolutamente condiviso. Anche io sono in altissimo mare. Magari mi do' malato, quel giorno...

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  3. Ciao @daniele, ciao @Adriano,

    l'altro giorno ho sorriso anche io leggendo una locandina - credo fosse della Stampa, ma la memoria forse mi inganna - in cui si diceva a caratteri cubitali che Piero Fassino avrebbe portato Vasco Rossi a Torino.

    Mi sembra un terribile segno dei tempi. Insomma, è un po' come se un bimbo che vuole diventare rappresentante di classe dicesse agli altri: se mi voti, ti regalo la mia merenda.

    Quanto al resto, gli orari della metropolitana sono da rivedere, ma direi che il problema non si ferma agli studenti. Non si può puntare sulla mobilità sostenibile e poi mandare tutti a letto prima di mezzanotte. Però pare anche a me che i problemi degli studenti siano altri.

    Sul fatto di votare o meno, apro ora una riflessione sulla quale nei prossimi giorni cercherò di pronunciarmi. Magari potrebbe essere l'oggetto di una bella discussione tra blogger :)

    A presto!

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  4. Naturalmente l'idea in sé del prolungamento dell'orario della metro, almeno nel fine settimana, mi vede favorevole. Anzi, guardo sempre con un po' di invidia alla metropolitana newyorkese sempre attiva :)

    Ma gli studenti hanno ben altri problemi... Per es. il caro-affitti e il caro-libri, giusto per fare qualche "nome giornalistico".

    E sul fatto di votare o meno, io VOGLIO votare. Da ciò nasce lo sconforto :-(

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  5. Sulla metropolitana, tutti d'accordo! Già abbiamo una rete (rete? linea, e fa che basti...) indegna di una città europea, almeno che resti attiva 24 ore su 24, mi sembra il minimo!

    Ma che un candidato sindaco dica che gli studenti vanno aiutati così... ma che idea ha, Fassino, degli studenti? Gente in giro di notte e a letto al mattino?

    Sul votare, sono d'accordo con entrambi: anche io vorrei/voglio votare, ma non a qualunque costo. E sarebbe bello fare una discussione confronto tra noi blogger, su questo.

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  6. OK, cominciamo: chi sono i candidati? Chi fa la lista? :))

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