domenica 24 aprile 2011

Il senso delle priorità

Ancora non è sindaco, Piero Fassino, e già s'impegna concretamente in favore della città.

L'ex ministro, attaccatosi al telefono ha chiamato assessori in carica, il Toro, la Juve, organizzatori di concerti... perché? Per far sì che Vasco Rossi possa suonare a Torino, nella cornice dello stadio ex comunale oggi olimpico.

Non c'è che dire: il sindaco in pectore ha chiare le emergenze della città.

S'era già capito durante il dibattitto all'Avogadro del 18 aprile.

"Credo che una città davvero universitaria non possa non riflettere anche sui suoi orari - riporta ancora Repubblica - e la metropolitana non può chiudere a mezzanotte, perché a quell'ora gli studenti non sono a casa".

Borse di studio? Finanziamenti per laboratori e strutture dove svolgere lezioni? Convitti? 

Macchè! Per fortuna Fassino ha il senso delle priorità: allo studente, prima di ogni altra cosa, va assicurata la possibilità di stare in giro dopo la mezzanotte. Mica stiamo parlando di Cenerentola?

mercoledì 13 aprile 2011

I buchi nel passato

A Torino la storia piace e per un evento come i 150 anni dell'unità del paese va in festa, felice e colorata.

Ogni tanto, però, la memoria fa cilecca e così il Partito Democrativo si dimentica chi era Giusy La Ganga, e lo candida alle prossime elezioni comunali.

Sia chiaro: il signor La Ganga è un libero cittadino che ha pagato il suo conto con la giustizia, dunque ha tutti i diritti di fare attività politica. Ma il Partito Democratico non ha da mandare nella Sala Rossa qualcuno che nel curriculum non abbia un patteggiamento per finanziamento illecito dei partiti?

E' che in tema di finanziamenti il Partito Democratico ha una soglia d'attenzione piuttosto bassa, tant'è che, per fare cassa, il Comune sembra voler approvare la costruzione di un palazzo a ridosso della Mole.

Un palazzo annunciato come 'piacevole', con una bella coorte interna.

Solo che con i suoi sette piani non renderà particolarmente agevole la vista del simbolo della città. Non si poteva fare altrove? Forse sì, ma mi sa che rendeva di meno.

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- Spingiamoci oltre, Torino anni '10

giovedì 7 aprile 2011

Verde, bianco, rosso e giallo Torino

Chi sperava - e io ero fra quelli - che Torino si desse una ripulita per le celebrazioni dei 150 anni dell'unità, è rimasto un po' deluso.

Nel maggio dell'anno scorso il comune aveva dichiarato di voler incentivare la pulizia delle facciate dei palazzi, ma non è successo granché.

Palazzo Tapparelli D'Azeglio - che pure una certa rilevanza nella storia del Risorgimento ce l'ha - è rimasto zozzo da far spavento.

Però... da ormai un mese, basta alzare gli occhi, guardare le finestre, i balconi. Torino è meravigliosa, inondata dal tricolore. E arriveremo anche in basso, prima o poi.