domenica 23 maggio 2010

Il buon senso di Gentile

Qualche post fa ho criticato il sindaco di Biella per aver ampliato gli orari di apertura notturna dei locali.

Sono ben contento, ora, di fare il contrario e apprezzare la sua intenzione di garantire ai biellesi un diritto elementare: dormire la notte.

Gentile ha ascoltato i suoi cittadini, ha fatto alcune ispezioni e ne ha concluso che i locali nei palazzi dove le persone abitano, devono chiudere all'una se sono bar, alle due se sono discoteche. I locali isolati possono invece stare aperti più a lungo, sino alle due o alle quattro.

E' una decisione di buonsenso, qualità di cui non dispone chi a Torino definisce gli orari di apertura dei locali.

Non si chiede né il 'coprifuoco', né la chiusura dei locali alle 22, ma all'una e alle due e solo di quei locali negli edifici dove ci sono persone che hanno bisogno di dormire.

Perché il comune di Torino non accetta nemmeno di discuterne? La sinistra che lo governa deve davvero prendere lezioni di buonsenso da un sindaco di destra?

Proviamo a chiederlo all'assessore Mangone, martedì 25 maggio (ore 21, sala dell'Antico Macello di Po).

mercoledì 19 maggio 2010

25 maggio, un incontro a cui non mancare


Martedì 25 maggio avremo la possibilità di incontrare l'assessore Domenico Mangone, che tra le varie deleghe ha quello alla polizia urbana.

Argomento saranno i problemi noti di Piazza Vittorio, ma dobbiamo partecipare in molti per far sentire la voce di chi vive problemi nelle immediate vicinanze (tipo le vie che a piazza Vittorio ci arrivano). La soluzione dev'essere globale, ovviamente, sennò non funziona.

Su Amare Torino ci sarà un resoconto dell'incontro.

Martedì 25 maggio, ore 21, sala dell'Antico Macello di via Pescatore 11 (Torino, dove sennò).

mercoledì 5 maggio 2010

Anche i primi due metri?

Per festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia il comune di Torino vuole spingere tutti i palazzi d'epoca a rifarsi la facciata.

Penso sia un'ottima iniziativa. Ma che senso ha ridare il colore alle pareti (esterne) se poi arrivano dei falabrac a scriverci sopra?

Nella foto si vede la sede della fondazione Einaudi, nello splendido palazzo d'Azeglio. Rientra certamente tra i prestigiosi palazzi da ricuperare.

Magari trovando una soluzione che arrivi se non ai 200 anni dell'unità, almeno al 151esimo.